Uno dei pilastri del nostro marchio è la cura. Curiamo il nostro prodotto, curiamo la vostra esperienza con esso e curiamo il benessere delle persone che ci aiutano a crearlo. Per questo motivo ci impegniamo a fondo per garantire che la nostra filiera sia equa e sicura. La maggior parte della nostra produzione è esternalizzata, ciò che significa non possediamo le fabbriche. Questo ci porta a scegliere con cura i nostri partner di produzione e assicurarci di instaurare collaborazioni fruttuose e a lungo termine. Il nostro partner più importante per il miglioramento del benessere dei lavoratori nelle fabbriche è Fair Wear Foundation (FWF).
Che cos'è la "Fair Wear Foundation"?
Fair Wear Foundation (FWF) è un'organizzazione senza scopo di lucro che collabora con marchi, fabbriche, sindacati, ONG e, talvolta, governi per migliorare le condizioni di lavoro nelle filiere in cui vengono prodotti articoli cuciti. La FWF si concentra sui processi di taglio e cucito legati alla produzione di prodotti tessili, in quanto ritiene che sia proprio qui che si possa ottenere il massimo impatto positivo. Attualmente, la FWF opera in 11 Paesi produttori di abbigliamento in Asia, Europa e Africa: Bangladesh, Bulgaria, Cina, India, Indonesia, Macedonia, Myanmar, Romania, Tunisia, Turchia e Vietnam. Impegnato nella trasparenza e nel miglioramento delle condizioni di lavoro nella catena di approvvigionamento, LaMunt è membro della FWF fin dal primo giorno.
I punti chiave di buona Condotta:
1. Non tolleriamo il lavoro minorile, mai.
2. Tutti i dipendenti devono essere trattati con rispetto e dignità
3. Le persone devono essere assunte in base alle loro capacità e mai discriminate.
4. Le imprese devono essere prive di corruzione
5. Il rapporto di lavoro deve essere formalizzato con un contratto scritto.
6. Tutela dell'ambiente attraverso un approccio precauzionale, un uso consapevole delle risorse e sistemi di gestione dei rifiuti.
7. L'orario di lavoro deve essere ragionevole e gli straordinari devono essere volontari e adeguatamente retribuiti.
8. Le condizioni di lavoro devono essere dignitose e sicure
9. I dipendenti devono scegliere di lavorare, non essere costretti a farlo.
10. I salari devono consentire un tenore di vita dignitoso
11. I lavoratori hanno il diritto di aderire ai sindacati
Come monitoriamo le condizioni di lavoro:
Primo controllo
Tutti i potenziali fornitori devono superare un processo di controllo dei diritti umani, soddisfare i nostri criteri di base e impegnarsi a rispettare il nostro Codice di Condotta.
Controlli sucessivi
Tutti i fornitori devono accettare di sottoporsi a controlli da parte di terzi almeno ogni tre anni. Questi sono condotti in lingua locale da gruppi di esperti che effettuano una valutazione completa e approfondita: colloqui con i lavoratori, controllo della salute e della sicurezza e ispezione approfondita dei documenti (buste paga, certificazioni di sicurezza, registri delle ore). In seguito, i risultati vengono condivisi con la fabbrica e ci viene inviato un rapporto.
Colloqui con i lavoratori
Vogliamo assicurarci che i lavoratori abbiano la possibilità di esprimersi e dirci come stanno veramente le cose. Per questo motivo, nei controlli, un gruppo indipendente di esperti che parlano la lingua locale tiene dei colloqui con i lavoratori per parlare delle condizioni della fabbrica. I colloqui vengono effettuati lontano dalle sedi, per evitare feedback distorti o ritorsioni nei confronti dei lavoratori. Gli stessi sanno che i loro feedback sono anonimi, così da poter parlare liberamente.
Piano d'azione correttivo
Trasformiamo i risultati dei controlli in un piano d'azione: elenchiamo le cose da migliorare, con obiettivi concreti e una chiara tempistica. Problemi come l’assenza di un cartello di uscita di emergenza devono essere corretti immediatamente, ma risolvere i problemi di straordinari legati alla pianificazione della produzione è un obiettivo a più lungo termine. Insieme ai nostri fornitori, elaboriamo un piano su come eliminare questi problemi e su come possiamo aiutarli a risolverli.
Meccanismo per le segnalazioni
Un foglio informativo per i lavoratori, che elenca i diritti internazionali dei lavoratori, è affisso nelle nostre fabbriche e dispone di un numero di linea telefonica anonima o di un indirizzo e-mail. I lavoratori possono usarli per segnalare problemi. La linea è gestita dalla FWF, che inoltra i reclami a noi in modo che possiamo risolverli direttamente con la fabbrica. Il contenuto e la risoluzione dei reclami sono pubblici sul sito web della FWF.
Visite regolari agli stabilimenti
I nostri ispettori di qualità visitano regolarmente i siti produttivi. Sono esperti dei nostri requisiti di conformità sociale e sono i nostri occhi sul campo, controllando le condizioni di lavoro di persona.
Monitoraggio
Continuiamo a monitorare ogni fabbrica fino a quando non viene completato un piano d'azione e i problemi sono stati risolti.
Trasparenza
Ogni anno pubblichiamo un rapporto dettagliato su ciò che abbiamo fatto per migliorare le condizioni di lavoro. Ecco il nostro ultimo documento “Social Report” (link).
Nuovo audit
Alla fine di ogni triennio, conduciamo un nuovo controllo sulle nostre fabbriche. Questo parte dai risultati precedenti e conferma i progressi compiuti.
Collaborazione
Collaboriamo con altri marchi che producono nelle stesse fabbriche e che condividono i nostri stessi valori di tutela dei diritti dei lavoratori, condividendo il carico di lavoro e concentrandoci meglio sulla soluzione dei problemi. In questo modo riduciamo l'affaticamento da audit (un eccesso di audit) e aumentiamo le possibilità di ottenere cambiamenti positivi.
Valutazione
Valutiamo ogni fornitore con una metrica interna. La valutazione e i progressi si basano sui risultati delle visite di controllo e sul monitoraggio dei piani d'azione correttivi. Grazie a questa metrica siamo in grado di comprendere quali sono i problemi più ricorrenti e di sviluppare metodi efficaci per affrontarli. Ciò ci aiuta anche a capire se la nostra strategia sta effettivamente migliorando le condizioni di lavoro nelle fabbriche.
Scopri di più con con la nostra Social Compliance specialist Martine Riblan, clicca qui per vedere il video.